Decreto del Ministero Il Poligono assegnato al Comune

Edizione del 13 maggio 2004 Corriere Adriatico

Un altro nodo, in questo fine legislatura, viene al pettine: dopo aver atteso lungo tempo, il poligono Le Brecce è divenuto formalmente proprietà del Comune di Fano. Ieri è giunto il decreto del Ministero della Difesa che assegna definitivamente l’area all’ente pubblico che ha già versato, facendo valere il proprio diritto di prelazione, l’importo di euro 174.976,60. La cifra è stata ritenuta congrua dalla Consap Spa, la ditta competente a definire la valutazione dei beni e ora il passaggio di proprietà, seppur con qualche ritardo, è stato completato.

Ma per procedere a rendere esecutivo l’atto che più viene richiesto dai fanesi, ovvero la demolizione del rudere di “casamatta” che ostacola la viabilità all’incrocio tra via delle Brecce e via del Bersaglio, occorre ottenere un nuovo parere, quello della Soprintendenza ai Monumenti, che dovrebbe esprimerlo a stretto giro di tempo. Oltre che brutto a vedersi, tale costruzione, funzionale un tempo al vecchio poligono di tiro, reca danni alla viabilità, in quanto protendendosi sulla carreggiata crea non pochi rischi al flusso di veicoli che, provenendo dal cavalcaferrovia, si dirigono sul lungomare di Sassonia.

“La definizione dell’acquisto del poligono di tiro – ha dichiarato l’assessore al patrimonio Gianbruno Auspici – rientra negli obiettivi che la giunta si era posti nell’ambito di questa tornata amministrativa, insieme alla riappropriazione dell’area di Fantasy World che è tornata nei giorni scorsi nel pieno possesso dell’amministrazione comunale e l’avvio del parco del campo di aviazione, di cui sei ettari di proprietà del Comune verranno inaugurati il prossimo 6 giugno.

Ci sono buone prospettive anche di poter utilizzare gli altri 34 ettari, di proprietà demaniale, facendo riferimento al contratto preesistente con il ministero della Difesa dal 1941 al 1971″. E’ rimasta fuori la caserma Paolini, che il ministero prima ha promesso di cedere al Comune, poi si è rimangiata la decisione, pur essendo inserito l’immobile nei beni cartolabili. Intanto, tra le indecisioni del Governo, il rammarico del Comune e la rabbia dei commercianti fanesi che, speravano che almeno il cortile della caserma fosse trasformato in parcheggio, l’edificio si degrada sempre di più.

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